Laboratori Sperimentali per la Formazione e l’Inclusione Lavorativa di Persone nello Spettro Autistico

Ambito B – Coprogettazione tra SDS Firenze e Cooperativa Elfo Onlus

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Nel quadro della coprogettazione tra la Società della Salute di Firenze e la Cooperativa Elfo Onlus – ambito B – prende forma un progetto sperimentale finalizzato a promuovere l’inclusione lavorativa di giovani nello spettro autistico, attraverso percorsi pratici, progressivi e personalizzati.

L’inclusione lavorativa rappresenta una delle sfide più significative e promettenti nel campo della disabilità e della neurodivergenza. È necessario costruire percorsi che offrano opportunità reali di apprendimento e sperimentazione, in contesti accoglienti, concreti e stimolanti. I laboratori qui proposti si inseriscono proprio in quest’ottica: spazi formativi protetti ma realistici, pensati per far emergere le abilità di ciascun partecipante e per costruire fiducia, competenze e autonomia.

Il progetto (attivo da maggio 2025) valorizza la combinazione di teoria e pratica, con attività guidate da équipe multidisciplinari specializzate, che affiancano i partecipanti in ogni fase del percorso. Gli obiettivi sono: sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro, potenziare le autonomie personali e sociali, favorire l’autoefficacia e costruire, passo dopo passo, un possibile futuro professionale.

il progetto nel dettaglio

 

Un approccio evidence-based all’inclusione lavorativa di giovani nello spettro autistico

Il progetto promosso da Cooperativa Elfo Onlus, nell’ambito della coprogettazione con la Società della Salute di Firenze, si fonda su un modello operativo centrato sull’apprendimento esperienziale, l’inclusione progressiva e la valorizzazione delle competenze individuali dei giovani con disturbo dello spettro autistico (ASD).

Secondo le linee guida internazionali (World Health Organization, 2013; Autism Europe, 2021), l’inserimento lavorativo efficace delle persone con ASD richiede ambienti altamente strutturati, esperienze pratiche in contesti reali e il supporto di un’équipe formata e multidisciplinare. Inoltre, la letteratura scientifica (Hedley et al., 2017; Wehman et al., 2016) sottolinea che l’accesso al lavoro rappresenta un fattore chiave per il benessere psicologico e la qualità della vita nelle persone nello spettro.

Il progetto si articola in quattro laboratori tematici – orto e giardinaggio, cucina e panificazione, servizio bar e attività artistiche – che uniscono l’apprendimento di competenze tecnico-pratiche con lo sviluppo di abilità trasversali (soft skills), come la cooperazione, l’autonomia, l’organizzazione e la gestione del tempo.

Tutti gli interventi sono progettati secondo un principio di coerenza ecologica (Bronfenbrenner, 1979), che riconosce l’interazione dinamica tra individuo, ambiente e reti sociali. Le attività si svolgono in contesti concreti e significativi, come il Parco di Villa Ruspoli e il Circolo ARCI La Pietra, ambienti accessibili e stimolanti che permettono una graduale familiarizzazione con il lavoro.

Fondamentale è il coinvolgimento attivo della rete territoriale, che comprende:

  • i servizi sociosanitari,

  • gli assistenti sociali di riferimento,

  • le famiglie,

  • l’équipe multidisciplinare di progetto, composta da educatori professionali, esperti di agricoltura sociale, chef, artigiani, barman e formatori.

Questo approccio integrato consente di costruire percorsi personalizzati di formazione e inclusione, capaci di adattarsi alle caratteristiche cognitive, emotive e sociali di ciascun partecipante. Il progetto prevede inoltre una valutazione d’impatto continuativa, basata su strumenti osservativi, restituzioni individuali e incontri di verifica con le famiglie, utile a misurare i progressi raggiunti in termini di competenze, benessere e inclusione.

Attraverso questa metodologia, Elfo Onlus si propone non solo di offrire opportunità concrete di apprendimento e lavoro, ma anche di contribuire alla diffusione di una cultura dell’accoglienza, del riconoscimento della neurodiversità e della piena cittadinanza attiva per tutte e tutti.

Principali riferimenti bibliografici:

  • Wehman, P. et al. (2016). Competitive Employment for Youth with Autism Spectrum Disorders: Early Results from a Randomized Clinical Trial. Journal of Autism and Developmental Disorders.

  • Hedley, D. et al. (2017). Improving Employment Outcomes for People with Autism Spectrum Disorders. International Journal of Disability, Development and Education.

  • Bronfenbrenner, U. (1979). The Ecology of Human Development. Harvard University Press.

  • Autism Europe (2021). Autism and Work: Towards Inclusive Employment Practices.

  • World Health Organization (2013). Autism spectrum disorders & other developmental disorders: From raising awareness to building capacity.

Obiettivi del progetto

 

iniziativa si fonda sulla convinzione che l’inserimento lavorativo efficace debba necessariamente passare attraverso esperienze significative e concrete, svolte in ambienti strutturati e supportivi, che consentano la progressiva acquisizione di competenze operative, relazionali e adattive.

Gli obiettivi generali del progetto possono essere sintetizzati come segue:

  1. Promuovere l’autonomia personale, relazionale e professionale dei partecipanti, sostenendo lo sviluppo dell’autoefficacia, della fiducia in sé e della capacità di affrontare compiti complessi in contesti semi-strutturati e reali.

  2. Sviluppare competenze tecnico-professionali attraverso attività laboratoriali nei settori dell’orticoltura, della cucina, del servizio bar e dell’artigianato, facilitando l’acquisizione di abilità spendibili in ottica occupazionale.

  3. Favorire l’apprendimento situato, basato sull’esperienza diretta, attraverso simulazioni pratiche e occasioni concrete di relazione con il pubblico (es. sagre, mostre, gestione bar), in ambienti tutelati ma verosimili.

  4. Stimolare il benessere psico-fisico e il senso di appartenenza, specialmente attraverso attività immerse nella natura, come il laboratorio orticolo e di giardinaggio nella cornice del Parco di Villa Ruspoli, che uniscono la dimensione lavorativa a quella sensoriale ed emotiva.

  5. Rafforzare le abilità sociali e il lavoro di gruppo, incoraggiando la collaborazione, la gestione condivisa delle responsabilità e la comunicazione efficace tra pari e con gli operatori.

  6. Costruire un’identità professionale positiva, mediante la partecipazione attiva a eventi e momenti pubblici che conferiscano riconoscibilità sociale alle competenze acquisite.

  7. Attivare e consolidare un sistema territoriale integrato, in cui il progetto si ponga come nodo attivo di una rete composta da enti pubblici, servizi sociosanitari, famiglie, realtà del terzo settore e imprese locali.

  8. Garantire un’azione educativa e abilitativa continuativa, portata avanti da un’équipe multidisciplinare altamente qualificata, composta da:

    • educatori professionali,

    • specialisti della cucina e della ristorazione,

    • orticoltori e giardinieri esperti,

    • apicoltori,

    • formatori in ambito agricolo e alimentare.

  9. Favorire un coinvolgimento diretto e costante delle famiglie e degli assistenti sociali di riferimento, sia nella definizione dei Progetti Educativi Individualizzati (PEI) che nel monitoraggio del percorso, attraverso incontri regolari, restituzioni periodiche e spazi di co-valutazione.

  10. Introdurre una valutazione d’impatto continuativa, centrata sul monitoraggio qualitativo e quantitativo dei risultati attesi, in termini di acquisizione di competenze, benessere personale, miglioramento delle autonomie, integrazione sociale e lavorativa. Tale valutazione sarà condotta attraverso strumenti osservativi, rubriche di competenza, interviste semi-strutturate e momenti di verifica partecipata, coinvolgendo attivamente tutte le figure chiave del progetto.

In sintesi, il progetto non si limita a offrire esperienze formative, ma mira a generare cambiamento sistemico e culturale, attraverso un’azione condivisa, misurabile e sostenibile, in grado di valorizzare la neurodiversità come risorsa sociale e di stimolare il territorio verso una maggiore equità, accessibilità e coesione.

Scheda tecnica

 

Scheda Tecnica – Laboratori Sperimentali AMBITO B

Progetto per la Formazione e l’Inclusione Lavorativa di Persone nello Spettro Autistico
Cooperativa Elfo Onlus – SDS Firenze

 

Nome Laboratorio Durata Frequenza Luogo Obiettivi Principali Figure Coinvolte
Orto e Giardinaggio
“Il Posto delle Fragole fra gli Ulivi”
16-20 settimane 6-8 ore/settimana (2 mattine) Parco di Villa Ruspoli, Firenze – Apprendere tecniche orticole e cura del verde
– Stimolare il benessere psico-fisico
– Favorire responsabilità e autonomia
Educatori prof.li, orticoltori, agronomi, giardinieri
Cucina e Panificazione
“Le Mani in Pasta”
16-20 settimane 6-8 ore/settimana (2 mattine) Cucina del Circolo ARCI La Pietra, Firenze – Acquisire competenze base in cucina
– Sperimentare ruoli di brigata
– Gestire eventi reali (es. sagra)
Educatori, chef, sous chef, esperti HACCP
Servizio Bar
“Un Bar per Tutte e Tutti”
6 settimane 6-8 ore/settimana (2 mattine) Bar del Circolo ARCI La Pietra, Firenze – Sviluppare competenze relazionali e tecniche di bar
– Gestire cassa e clientela
– Organizzare piccoli eventi
Educatori, barman, formatori horeca
Attività Artistiche e Manuali
“Note di Legno”
16 settimane 6-8 ore/settimana (2 mattine) Centro Diurno La Riforma, Firenze – Stimolare creatività e progettazione
– Realizzare manufatti e opere collettive
– Rafforzare autostima
Educatori, artisti/artigiani, esperti attività espressive

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